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Errori che gli umani fanno con i dati - Errore n.5: Gettare via gli hard drive non criptati
Errori che gli umani fanno con i dati - Errore n.5: Gettare via gli hard drive non criptati

Errori che gli umani fanno con i dati - Errore n.5: Gettare via gli hard drive non criptati 

 

Fai attenzione a ciò che butti via 

Sulla scrivania di un ufficio di un utente medio è probabile trovare una collezione di vecchi dispositivi come chiavette USB, smartphone, schede SD e hard disk esterni. Ma mentre questi possono essere stati sostituiti, danneggiati o semplicemente aver terminato il loro ciclo di vita, probabilmente contengono ancora dati aziendali e personali preziosi e sensibili.  

Quando un PC o un portatile arriva alla fine della sua vita utile, è fin troppo facile lasciarlo in giro o buttarlo, magari portandolo al centro di riciclaggio locale. Il problema è che anche se si cancellano i dati dall’ hard disk, questi sono ancora lì e possono essere facilmente raccolti da malintenzionati che sono pronti a rovistare tra le apparecchiature elettriche alla ricerca di informazioni sensibili da sfruttare. 

 

Segreti esposti 

Molte aziende e organizzazioni si rivolgono a ditte per gestire lo smaltimento delle vecchie apparecchiature informatiche. Ma questo non sempre va secondo i piani. 

Ad esempio, alcuni ricercatori di sicurezza tedeschi hanno scoperto informazioni militari facilmente accessibili su un computer portatile venduto su eBay che era stato dismesso e inviato al riciclaggio per rendere i supporti di memorizzazione inutilizzabili. Il portatile è stato acquistato per 90 euro e i ricercatori hanno scoperto una serie di documenti, comprese le istruzioni su come distruggere un sistema di difesa aerea. 

Un ricercatore di sicurezza di Rapid7 negli Stati Uniti ha acquistato 85 dispositivi da aziende che vendevano computer ricondizionati, donati e usati per circa 600 dollari, tra cui computer desktop e portatili, unità flash, schede di memoria, hard disk e telefoni cellulari. Degli 85 dispositivi che ha comprato solo due sono stati correttamente cancellati. La maggior parte dei dispositivi aveva ancora informazioni, inclusi indirizzi e-mail, date di nascita, numeri di previdenza sociale e numeri di carte di credito.   

 

Lezioni apprese

Oltre alle società di smaltimento delle risorse informatiche di terze parti negligenti o avide, c'è un numero crescente di riciclatori fraudolenti in attività ovvero società che si offrono di ritirare e riciclare i PC gratuitamente, per poi venderli ai criminali informatici in modo che possano estrarre i dati che contengono per attività illecite. 

L'unico metodo veramente sicuro di smaltimento delle risorse IT è la distruzione interna delle unità. Non solo la frantumazione, triturazione o disintegrazione garantisce la privacy e la sicurezza dei dati, ma è anche responsabile dal punto di vista ambientale. Gli scarti degli hard disk triturati sono più facilmente smistati per il riciclaggio dei metalli.    

Ma prima di arrivare a questa fase, se tutti i dati (che siano su un'unità di archiviazione, in transito o in uso) sono sempre criptati, anche quando le apparecchiature o i dispositivi IT vengono smaltiti, qualsiasi criminale che ci metta le mani sopra, rimarrà molto deluso. 

 

Per saperne di più a riguardo di SecureAge cliccate qui

 

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(Tratto dall'articolo originale Mistakes humans make with data – Mistake #5: Leaving out unencrypted hard drives)

Il Cloud è il futuro della distribuzione software
Il Cloud è il futuro della distribuzione software

Il Cloud è il futuro della distribuzione software

 

Quali sono esattamente le differenze fra l’erogazione e la fruizione di servizi in cloud e on-premises? Perché il cloud è la scelta preferita dalla maggior parte delle aziende? E cosa si dovrebbe sapere per fare la propria scelta?

Che cos'è il cloud?

In termini semplici il cloud è il software e i servizi disponibili su internet invece che sul tuo computer personale o su un server dedicato nel tuo edificio o in un data center. Sono tipicamente accessibili da qualsiasi luogo con una connessione Internet tramite un browser o un'applicazione mobile.

 

Alcuni servizi offerti in cloud

  • Memorizzazione e backup dei dati (es: manutenzione dei registri dei dipendenti)
  • Servizio e-mail
  • Creazione e test di applicazioni
  • Elaborazione di database
  • Supporto tecnico

Alcuni dei servizi e delle entità cloud più popolari includono PAAS (platform as a service), SAAS (software as a service) e IaaS (infrastucture as a service).

 

Software come servizio (Saas)

Il software come servizio fornisce la licenza dell'applicazione software ai consumatori. Questa è la versione del cloud computing che è maggiormente utilizzata dai consumatori ogni giorno. L'hardware e il software di fondo del sistema non sono rilevanti per l'utente finale perché viene acquistato su una base per utente.

 

Che cos'è l’on-premises?

Mentre i servizi cloud sono forniti via internet e mantenuti dal fornitore, i servizi on-premises sono forniti da server all'interno dell’azienda e mantenuti dai responsabili IT interni.

Nel caso del software on-premises si acquista una licenza con un numero predeterminato di postazioni, si effettua l'installazione, l'hosting e la gestione continua dell'applicazione, oltre a dover provvedere agli aggiornamenti del software e dell'hardware, così come del mantenimento della disponibilità dell'applicazione.

 

Vantaggi dell'uso del cloud

  • Il cloud migliora la sicurezza durante la trasmissione remota del software.
  • Rende più facile per gli utenti eseguire il backup senza soluzione di continuità e recuperare tutti i loro dati.
  • Fornisce un flusso di lavoro semplificato.
  • È più affidabile.
  • È altamente conveniente.
  • Permette il pooling delle risorse.
  • Qualsiasi upgrade e aggiornamento può essere facilmente effettuato e distribuito negli obiettivi desiderati.
  • Permette il self-service nella maggior parte dei casi.
  • Il cloud fornisce connettività globale.
  • Il cloud aiuta le collaborazioni online così come l'accessibilità offline.

 

Il futuro del cloud

L'ingegneria del software non deve solo tenere traccia dei processi di sviluppo, ma deve anche occuparsi dell'effettiva consegna del software sviluppato agli utenti finali. Le entità principali di questo sono la distribuzione e la manutenzione del software.

Il cloud computing assicura una consegna efficace del software fornendo una facile distribuzione e manutenzione delle applicazioni per i fornitori di servizi tramite la virtualizzazione dei servizi, fornendo interfacce per aiutare gli utenti ad accedere e utilizzare le applicazioni e la gestione della qualità del servizio per i fornitori tramite l'uso della virtualizzazione dinamica delle risorse. Queste caratteristiche assicurano che il cloud computing è un modo potente di fornire software.

Il principale ostacolo che impedisce al cloud computing di diventare il futuro per la distribuzione del software sono i problemi di sicurezza. Ma i fornitori di cloud computing di oggi non solo sono diventati affidabili nella sicurezza, ma hanno anche superato le carenze del passato.

Ad esempio,  Hornetsecurity, fornitore leader di sicurezza e-mail nel cloud, fornisce soluzioni per la sicurezza complessiva del traffico e-mail per aziende di tutte le dimensioni, tra cui la protezione multilivello da Spam e Malware, la crittografia e-mail completamente automatizzata, l'archiviazione e-mail conforme alla legge e un servizio di continuità, che mantiene la comunicazione e-mail e quindi la produttività aziendale in caso di guasto o interruzione del server.

Con ogni giorno che passa, il cloud computing sta aumentando di popolarità tra il pubblico. Un tempo in cui tutto il software sarà basato sul cloud e distribuito in remoto all'utente finale non è lontano. Non solo questo modo di tecnologia è conveniente ed efficiente, ma è anche eco-friendly. Le aziende di tutto il mondo si stanno adattando a questa tecnologia rapidamente e con significativi miglioramenti e sviluppi in arrivo, possiamo aspettarci qualcosa di grande in arrivo.

Per concludere, possiamo dire che il cloud computing diventerà un punto fermo essenziale della comunicazione nei tempi a venire.

 

 

Per saperne di più su Hornetsecurity clicca qui

 

AnyDesk: come migliorare il supporto clienti
AnyDesk: come migliorare il supporto clienti

AnyDesk: come migliorare il supporto clienti

 

La digitalizzazione è diventata più importante che mai. Una parte significativa dell'intero processo sono le nuove tendenze tecnologiche.

L'offerta di prodotti e servizi software comporta sempre la responsabilità di fornire un ottimo servizio di assistenza e supporto ai clienti. Le aziende tecnologiche hanno approcci diversi nell'assistenza clienti, ma tutte hanno gli stessi obiettivi: servire i loro clienti nel miglior modo possibile e fornire il miglior aiuto possibile.

Per rimanere competitivi, è sempre utile tenere d'occhio le nuove tendenze. Chiedetevi: Cosa ha senso per i miei clienti? Come posso supportarli ancora meglio? Non è un segreto: il tempo è spesso denaro. E rendere le cose più facili e semplificare i processi aiuta a risparmiare tempo.

 

5 passi per un eccellente supporto clienti

1) Conoscere il proprio prodotto

Familiarizzate con il vostro prodotto e rimanete aggiornati sui miglioramenti del prodotto per capire veramente come i vostri clienti beneficiano delle vostre offerte.

2) Usare gli strumenti giusti

Assicuratevi di lavorare con un software di supporto remoto semplice, sicuro e veloce, come ad esempio  AnyDesk.

Se parliamo di software, applicazioni leggere e facilità d'uso sono essenziali. Nessuno vuole passare molto tempo a cercare di capire come funzionano le cose. L'uso di un software per il supporto clienti che funziona in modo intuitivo fornisce clienti felici e dipendenti felici allo stesso tempo. La semplicità diventa un servizio, apprezzato da tutti.

3) Conoscere i propri clienti

Dalle telefonate alle e-mail fino all'idea del Self-Service: al giorno d'oggi, il servizio clienti ruota intorno alla Customer Experience.

Un elemento importante del servizio clienti contemporaneo è l'agilità. I processi diventano più semplici e veloci quando vengono trasferiti in un ambiente digitale. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che la vera esperienza riguarda gli esseri umani, i vostri clienti!

Conoscete le persone a cui vendete, comprendete i loro bisogni e assicuratevi di soddisfare le loro esigenze in costante cambiamento.

4) Offrire il self-service

Come già detto, la tecnologia può aiutare a semplificare i processi: per esempio, un sistema di ticketing che aiuta a organizzare le richieste dei vostri clienti. Ma c'è anche di più: la tecnologia ci aiuta ad avere accesso immediato alle informazioni, non importa quando o dove. Impostando un centro self-service con FAQ (Frequently Asked Questions: Domande Frequenti) e un knowledge hub (Centro di conoscenze), coprirete la maggior parte delle richieste dei clienti senza nemmeno rispondere attivamente alle richieste di supporto.

5) Ascoltare i propri clienti

Il feedback dei clienti è prezioso, vi aiuterà presentandovi nuove idee, e forse anche facendo emergere problemi a cui non avevate mai pensato prima.

È quindi altamente raccomandabile offrire loro regolarmente una piattaforma dove possono mettersi in contatto con voi. Questo potrebbe essere via e-mail o per telefono attraverso conversazioni con l'impiegato dell'assistenza clienti.

 

Per saperne di più a riguardo di AnyDesk cliccate qui

Sei un bersaglio. Non importa quanto la tua azienda sia grande o piccola.
Sei un bersaglio. Non importa quanto la tua azienda sia grande o piccola.

Sei un bersaglio. Non importa quanto la tua azienda sia grande o piccola.

 

Le PMI (Piccole e medie imprese) sono la spina dorsale dell'economia europea e rappresentano il 99% di tutte le imprese nell'UE. Con l'afflusso di nuove tecnologie le possibilità di attacco non fanno che espandersi e, purtroppo, le PMI sono diventate l'obiettivo perfetto dei cyberattacchi.

Secondo un’analisi riportata nell’articolo Quali aziende italiane sono bersagli per un attacco informatico? Analisi. le PMI italiane che non hanno un brand conosciuto sono spesso vittime di cyberattacchi.

Come si evince dal grafico le fasce di aziende più colpite sono quelle con un fatturato tra i 3 e 10 milioni di euro, poi tra 11 e 50 milioni mentre la fascia sotto il milione di euro rimane comunque molto colpita. Questa indagine sconfessa chi pensa di non essere un potenziale bersaglio perché ha una realtà "piccola" e poco conosciuta. In effetti le realtà aziendali più "piccole" sono più facili da attaccare e molto più probabilmente, trovandosi impreparate, hanno una facilità nel pagare il riscatto più alta.

Quindi non sottovalutate l'importanza della sicurezza informatica e iniziate a proteggere la vostra organizzazione con soluzioni di sicurezza che funzionano.

Le soluzioni di sicurezza esistenti non sono adatte alle PMI che hanno tempo, budget e risorse di cybersecurity limitati.

 

Protezione degli endpoint per le piccole imprese: la situazione attuale.

Le vostre lacune nella sicurezza sono visibili?

Non dovrebbe importare se siete una PMI a Singapore, una startup a Hong Kong, un'azienda a conduzione familiare in Africa o una multinazionale a Londra, la linfa vitale di qualsiasi azienda, i dati, dovrebbe essere protetta e i vostri endpoint dovrebbero essere protetti. Mentre le piccole imprese corrono per aggiornarsi digitalmente, lanciare nuove iniziative, parlare a un nuovo pubblico e differenziarsi, tutto può finire molto rapidamente se si verifica un furto di dati o un attacco ransomware.

 

Più infrastruttura, più preoccupazioni.

C'è un'idea sbagliata tra le piccole imprese e cioè che le soluzioni di cybersecurity efficaci richiedano un elevato investimento finanziario in nuove infrastrutture, ma non è necessariamente così. La parte più spaventosa di questo è che costringe sempre più piccole imprese a trascurare il software di sicurezza collaudato. È ironico perché mentre i riflettori dei media brillano sulle aziende multinazionali, sono le piccole imprese che stanno affrontando il maggior numero di minacce alla sicurezza.

 

Protezione provata senza spendere una fortuna.

Il software di sicurezza da cui dipendono le piccole imprese si affida all'uomo per l'aggiornamento manuale, o limita il flusso di lavoro del tuo team. Di conseguenza, le best-practice di cybersecurity vengono messe nel cestino del troppo difficile. Le migliori soluzioni di sicurezza per le piccole imprese sono quelle che i vostri dipendenti non notano nemmeno, perché operano silenziosamente in background, proteggono i vostri dati ovunque vadano, e mettono sicurezza e usabilità sullo stesso piano.

 

Una violazione dei dati può essere mortale per una piccola impresa

La perdita di dati accade alle PMI molto più spesso di quanto la maggior parte dei proprietari di aziende ami pensare. La parte più spaventosa è che uno studio di IBM e Ponemon Institute del 2019 mostra che ci vogliono in media nove mesi perché una piccola impresa scopra una violazione dei dati. A parte questo, il problema più urgente è che anche se una PMI rileva un attacco informatico, in genere non ha le risorse o il software di sicurezza per fermare l'attacco o porvi rimedio.

Ci deve essere un modo migliore.

 

Soluzioni di sicurezza comprovate ed economiche per ogni tipo di piccola impresa

Le soluzioni endpoint plug-and-play di SecureAge stanno alzando la posta in gioco contro i prodotti di crittografia e le soluzioni antivirus tradizionali, come evidenziato da una storia di 18 anni con ZERO violazioni di dati o attacchi malware.

SecureAPlus offre un controllo delle applicazioni personalizzabile ed intuitivo che utilizza un motore potenziato dall’ Intelligenza Artificiale con lo scopo di proteggere i dispositivi contro molteplici vettori di attacco, siano essi conosciuti o sconosciuti, file o senza file, interni o esterni.

Per saperne di più su SecureAPlus, clicca qui.

Hornetsecurity offre servizi di sicurezza Cloud individuali per aziende in vari settori, compresi i filtri antispam e antimalware, l'archiviazione e la crittografia a norma di legge, la difesa contro le frodi CEO e il ransomware, nonché soluzioni di backup.

Per saperne di più su Hornetsecurity, clicca qui.

 

 

 

Perché serve uno strumento per la protezione delle e-mail?
Perché serve uno strumento per la protezione delle e-mail?

Perché serve uno strumento per la protezione delle e-mail?

 

Lo sapevi che il 91% degli attacchi informatici che vanno a buon fine avvengono via e-mail?

Ecco un elenco di alcuni fatti e cifre:

  • Il costo medio stimato di un attacco cyber andato a buon fine per un’azienda di grosse dimensioni è di 1,7 milioni di dollari.
  • La compromissione delle e-mail aziendali ha causato 1,77 miliardi di dollari di danni in un anno.
  • Le e-mail di phishing sono aumentate del 600% durante il Covid-19.Una singola e-mail di phishing può costare 100.000 dollari ad una PMI.
  • Gli hacker si concentrano su Microsoft 365. Gli attacchi sono aumentati del 250% in 2 anni.

 

 

Analisi e considerazioni riportate dal Security Lab di Hornetsecurity

Riportiamo come dimostrazione degli attacchi informatici avvenuti via e-mail un’analisi approfondita effettuata dal Security Lab di Hornetecurity il quale ha osservato che, per esempio nel mese di agosto 2021 (https://www.hornetsecurity.com/en/threat-research/email-threat-review-august-2021/), è avvenuto un aumento del phishing basato sugli allegati HTML.

 

Riepilogo

Viene presentata una panoramica delle minacce basate sulle e-mail osservate nel mese di agosto 2021 a confronto con quelle del mese precedente.

Il rapporto fornisce approfondimenti su:

  • E-mail indesiderate per categoria
  • Tipi di file usati negli attacchi
  • Indice delle minacce via e-mail del settore
  • Tecniche di attacco
  • Marchi aziendali e organizzazioni impersonati
  • Ransomleaks

 

E-mail indesiderate per categoria

La seguente tabella mostra la distribuzione delle e-mail indesiderate per categoria.

Il seguente istogramma temporale mostra il volume di e-mail per categoria al giorno.

Il picco di e-mail rifiutate intorno al 31 luglio 2021 può essere attribuito alla ricorrente campagna mensile di e-mail di truffa a sfondo sessuale scritte in lingua tedesca che provoca regolarmente picchi di e-mail rifiutate.

Si può chiaramente notare che una grande maggioranza delle e-mail vengono rifiutate dagli strumenti di filtraggio (83,19%) e dal sistema antispam (12,92%) di Hornetsecurity e che questo rappresenta più del 96% del traffico totale e-mail analizzato.

 

Metodologia

Le categorie di e-mail elencate corrispondono a quelle elencate nell'Email Live Tracking del pannello di controllo di Hornetsecurity che i nostri abituali utenti conoscono già. Per gli altri, le categorie sono:

 

 

Tipi di file usati negli attacchi

La seguente tabella mostra la distribuzione dei tipi di file utilizzati negli attacchi.

 

Il seguente istogramma temporale mostra il volume di e-mail per tipo di file utilizzato negli attacchi per 7 giorni.

Possiamo rilevare un aumento degli allegati di file HTML (.htm, .html, ecc.) usati negli attacchi. Ad un'analisi più attenta, l'aumento può essere attribuito a più campagne che utilizzano file HTML per il phishing allegando il sito web di phishing direttamente all'email (eludendo così i filtri URL).

 

Indice di minaccia e-mail diviso per settore

La seguente tabella mostra l’ Industry Email Threat Index, calcolato in base al numero di e-mail minacciose rispetto alle e-mail pulite ricevute separato per settore (in media).

 

 

Il seguente grafico a barre visualizza la minaccia basata sulle e-mail per ogni settore.

 

 

Metodologia

Organizzazioni di diverse dimensioni ricevono ovviamente un diverso numero assoluto di e-mail, quindi viene calcolata la quota percentuale di e-mail minacciose rispetto a quelle minacciose e pulite di ogni organizzazione per confrontare le organizzazioni. Poi viene calcolata la media di questi valori percentuali per tutte le organizzazioni all'interno dello stesso settore per formare il punteggio finale di minaccia del settore.

 

Tecniche di attacco

La seguente tabella mostra le tecniche di attacco utilizzate negli attacchi.

Il seguente istogramma temporale mostra il volume di e-mail per tecnica di attacco utilizzata ogni ora.

Come si può notare la tecnica del phishing ha un’incidenza superiore al 25% nella totalità delle tecniche di attacco.

 

Marchi e organizzazioni aziendali impersonati

La seguente tabella mostra quali marchi e organizzazioni aziendali i sistemi Hornetsecurity hanno rilevato maggiormente negli attacchi di impersonificazione.

Il seguente istogramma mostra il volume di e-mail per i marchi aziendali e le organizzazioni rilevate negli attacchi di impersonificazione per ora.

Come si può notare c’è un flusso costante di phishing ed altri attacchi che impersonano grandi marchi e organizzazioni per invogliare i destinatari ad aprire le e-mail.

 

Ransomleaks

Gli attori delle minacce continuano a far trapelare i dati rubati alle vittime di ransomware per spingerle a pagare per decifrare i file e non pubblicare dati sensibili. Il Security Lab di Hornetsecurity ha osservato il seguente numero di fughe di notizie sui siti di fuga di ransomware:

Il seguente grafico a barre visualizza il numero di fughe di dati delle vittime per sito di fuga.

Leggi anche l’articolo che spiega perché serve una protezione per l’ambiente Microsoft 365, lo trovi qui.

Per saperne di più su Hornetsecurity clicca qui

Per saperne di più sui prodotti Hornetsecurity clicca qui

Errori che gli umani fanno con i dati - Errore n. 4: password vulnerabili
Errori che gli umani fanno con i dati - Errore n. 4: password vulnerabili

Errori che gli umani fanno con i dati - Errore n. 4: password vulnerabili 

 

Perché stiamo ancora parlando di password?

Il terzo rapporto Psychology of Passwords di LastPass by LogMeIn, rivela che le persone ancora non si proteggono dai rischi di sicurezza informatica di base, utilizzando password non abbastanza forti, pur sapendo che dovrebbero. Nonostante l'aumento di anno in anno della consapevolezza globale di hacking e violazioni dei dati, i comportamenti dei consumatori in materia di password rimangono in gran parte invariati.    

I dati mostrano che il 91% delle persone sa che usare la stessa password su più account è un rischio per la sicurezza, eppure il 66% continua a usarle comunque. Con le persone che ora passano più tempo online, l'evoluzione delle minacce alla sicurezza informatica, insieme a questo comportamento invariato nella creazione e gestione delle password, alimenta la preoccupazione per la sicurezza online.   

 

Sempre le stesse cose, sempre le stesse 

Per molti, il modo in cui si creano le password è rimasto in gran parte invariato. Questo include l'uso di password deboli come il nome di un animale domestico o di un bambino e non cambiare le password regolarmente, nonostante ci sia la consapevolezza che le violazioni avvengono proprio per questi motivi. E mentre la maggior parte delle persone sa anche che usare la stessa password per più account è un rischio per la sicurezza, ben oltre la metà usa per lo più sempre le stesse. 

Sembra che la paura di dimenticare le password sia la ragione numero uno per cui le persone non vogliono aggiornarle o cambiarle e, dato che la maggior parte degli utenti è stufa di scrivere password multiple e poi doverle resettare quando si perde il pezzo di carta, è comprensibile.   

 

C'è un altro modo 

Non devi più fare affidamento sulle password. Ci sono gestori di password che permettono di ricordare solo una password forte e l'autenticazione multifattoriale (MFA), è ora ampiamente utilizzata per gli account personali così come al lavoro. Altre forme di autenticazione come l'utilizzo di un'impronta digitale o del viso per accedere ai dispositivi e agli account, sta diventando sempre più comune e più affidabile. 

 

E infine... 

Con le minacce informatiche che affrontano i consumatori ad un livello sempre più alto, insieme all'impatto della pandemia sul lavoro a casa, è preoccupante che gli individui sembrano essere insensibili alle minacce che le password deboli rappresentano. Basta prendere alcuni semplici accorgimenti per migliorare il modo di gestirle per aumentare la sicurezza, sia a livello personale che professionale.    

Non importa quanto rigide siano le regole sulle password, prima o poi un hacker riuscirà a violare l'account di qualcuno. Rendere questo difficile è molto importante, ma lo è anche riconoscere che gli account degli utenti saranno compromessi. In tal caso, i dati dovrebbero essere criptati in modo che, se rubati, saranno inutilizzabili.

 

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(Tratto dall'articolo originale Mistakes humans make with data – Mistake #4: Vulnerable passwords)

Anydesk: VPN e calo della produttività in smart working
Anydesk: VPN e calo della produttività in smart working

Anydesk: VPN e calo della produttività in smart working

 

La situazione causata dalla pandemia COVID-19 ha costretto molte aziende ad implementare frettolosamente degli ambienti di lavoro per consentire ai loro dipendenti di lavorare da casa (smart working o work from home). L' infrastruttura utilizzata, in gran parte dei casi, è la VPN che le aziende hanno storicamente utilizzato per la connettività remota alla rete e ai computer dell'ufficio.

 

VPN: la soluzione storica e i suoi problemi

La frenesia di virtualizzare tutto e abilitare il lavoro da casa per tutti i dipendenti ha ingigantito i problemi relativi all’ utilizzo della VPN ed ostacola il regolare svolgimento delle attività lavorative. Eccone un elenco.

I dipendenti sono costretti a usare i computer dell'ufficio e la sicurezza è a rischio

I datori di lavoro costringono i dipendenti a connettersi utilizzando i dispositivi forniti dall'azienda per garantire che tutti i dispositivi siano protetti dal malware e per ridurre al minimo l'esposizione al rischio.

Tuttavia, anche se le aziende impongono l'uso di dispositivi aziendali protetti non possono garantire che un dispositivo compromesso non acceda alla rete aziendale. Se ciò accade, un dispositivo compromesso può infettare l'intera rete aziendale e le risorse.

Le prestazioni diminuiscono con l'aumento delle connessioni ed aumentano i costi

Quando molti dipendenti sono connessi contemporaneamente tramite VPN le prestazioni si deteriorano e creano ritardi. Le aziende devono quindi cercare modi alternativi per scaricare la VPN affinché i dipendenti possano lavorare senza interruzioni.

Molte volte le aziende sono costrette ad acquistare, configurare e impostare gateway VPN aggiuntivi e questo diventa laborioso e costoso.

Difficoltà di configurazione ed utilizzo e problemi di velocità e latenza

I dipendenti trovano difficoltà nell’ usare la VPN in quanto ciò implica più passaggi e la necessità di ricordare più accessi per diverse applicazioni. Oltre a questo, occorre aggiungere: scarsa velocità di connessione, alta latenza e prestazioni lente.

Inadatta al lavoro a lungo termine da casa

La VPN potrebbe essere efficiente per i dipendenti per connettersi rapidamente al computer dell'ufficio e completare un compito. Ma potrebbe non funzionare bene come soluzione di lavoro a lungo termine da casa. Quando i dipendenti lavorano interamente da casa, rimangono connessi alla VPN per tutto il tempo, anche quando svolgono compiti personali e ciò sovraccarica ancora di più la VPN e non consente un uso efficiente della larghezza di banda aziendale.

E' necessaria un’applicazione aggiuntiva per il controllo remoto

I dipendenti che utilizzano la VPN per accedere alla rete dell'ufficio devono utilizzare un’altra applicazione come RDP per accedere in remoto ai loro computer. Questo rende complessa la manutenzione da parte dell'azienda e la connessione del dipendente.

 

AnyDesk: l'alternativa alla VPN.

Come evidenziato la VPN è una soluzione per la connessione remota alla rete dell'ufficio che non è in grado di soddisfare le tendenze tecnologiche e le esigenze di accesso remoto dei dipendenti di oggi.

Perché AnyDesk è l’alternativa alla VPN?

  • AnyDesk consente agli utenti di accedere ai computer di lavoro tramite qualsiasi computer personale Windows o Mac o anche da dispositivi mobili iOS o Android e supporta la tendenza crescente del BYOD (portare il tuo dispositivo) sul posto di lavoro.
  • AnyDesk utilizza la tecnologia proprietaria codec video DeskRT, veloce e ad alte prestazioni che consente di accedere ai computer remoti come se ci si fosse seduti davanti, senza ritardi o problemi di connettività, anche in presenza di limitata larghezza di banda.
  • Attraverso i protocolli TLS 1.2 con crittografia AES a 256 bit, autenticazione del dispositivo, autenticazione a due fattori, sicurezza con password multilivello e molte altre funzioni di sicurezza, AnyDesk fornisce una connessione remota sicura. Inoltre, i dipendenti accedono ai computer dell'ufficio senza accedere all'intera rete, eliminando così l'esposizione al rischio ad altre risorse dell'ufficio.
  • A differenza della VPN, AnyDesk è facile da scalare a seguito di un aumento dei dipendenti che lavorano da casa. Il software è facile e leggero (solo 3.7Mb). È molto facile da configurare e utilizzare ed è molto più conveniente.
  • AnyDesk è un'ottima soluzione per il lavoro a lungo termine da casa. I dipendenti possono mantenere una connessione remota al proprio computer di lavoro e svolgere il proprio lavoro personale dal proprio dispositivo personale, senza sovraccaricare la larghezza di banda della rete aziendale come nel caso di una connessione VPN.
  • AnyDesk offre inoltre alcune funzionalità aggiuntive come la registrazione di sessione, la stampa remota, la condivisione dello schermo, il trasferimento di file.

Richiedi una licenza di prova gratuita di AnyDesk oggi stesso

Per saperne di più a riguardo di AnyDesk cliccate qui

Il Crypto Mining rappresenta un pericolo per le aziende e come proteggersi
Il Crypto Mining rappresenta un pericolo per le aziende e come proteggersi

Il Crypto Mining rappresenta un pericolo per le aziende e come proteggersi.

 

Con l'istituzione delle criptovalute, è stato coniato un nuovo termine: Crypto Mining. Il termine “mining” significa scavare, estrarre e viene dalla parola inglese “mine”, che significa anche miniera. Il Crypto mining consiste nella creazione di monete virtuali tramite un duro lavoro informatico che sfrutta la capacità di calcolo dei computer.

Tutto inizia nella blockchain, il libro mastro della contabilità delle criptovalute. Qui vengono annotate tutte le transazioni di Bitcoin, Ethereum, Ripple e tutte le altre criptomonete. Per aggiungere una transazione alla blockchain è necessario crittografarla e convalidarla con una funzione di hash, che richiede una serie di calcoli lunghi e complessi.

Questi calcoli vengono eseguiti da sistemi informatici dedicati al mining di criptovalute, su cui sono installati programmi specifici come BitMinter. Normalmente questi sistemi sono composti da diverse CPU e GPU collegate in serie. Ogni volta che il sistema completa un’operazione o una parte di essa, la rete crea una certa frazione di criptovalute nuove che viene accreditata al miner, ovvero al possessore del computer o della farm dedicata al mining.

Di fatto questo sistema è stato pensato proprio per fare a meno di un organismo di controllo centralizzato sfruttando i vantaggi delle reti peer to peer.

 

Crypto Mining illegale

Il Crypto Mining è un processo estremamente complesso, ad alta intensità di risorse, e quindi costoso. ll mining è stato progettato dai creatori delle criptovalute in modo da diventare sempre più complesso con il passare del tempo, in modo che l’aumento della valuta disponibile nel mercato sia proporzionale al suo valore e alla difficoltà di reperibilità.

Le conseguenze: una carenza significativa della merce ricercata e una produzione sempre più costosa.

Un metodo quasi gratuito, ma anche illegale, è la generazione di criptovalute con l'aiuto di una botnet. L'obiettivo qui è quello di rendere il maggior numero possibile di computer parte di una tale rete e farli minare criptovalute in una rete. Le unità generate vengono poi accreditate nel portafoglio elettronico dei criminali informatici. Per fare questo, contrabbandano malware nei computer delle loro vittime.

Fondamentalmente bisogna fare una distinzione tra due tipi di Crypto Mining illegale:

 

1. Crypto Mining usando i comandi JavaScript

Il metodo più diffuso è l'uso del programma di crypto mining Coinhive, che è classificato come "programma potenzialmente dannoso" dalla maggior parte dei programmi antivirus. Poiché è basato su JavaScript, può essere facilmente installato sulle pagine web e viene facilmente scaricato dalla maggior parte dei browser.

I siti web infettati da Coinhive costringono i dispositivi dei loro visitatori a scaricare criptovalute, di solito senza che la vittima se ne accorga o ottenga il consenso preventivo.Ma questo metodo ha uno svantaggio decisivo per gli utenti di Coinhive: le criptovalute sono minate solo finché qualcuno è effettivamente attivo sul sito web. Se lasciano il sito il processo di estrazione delle criptovalute viene interrotto.

 

2. Crypto Mining tramite Malware

Il crypto mining tramite malware è una questione completamente diversa. Questo metodo utilizza malware appositamente progettato per il mining di criptovalute. I criminali informatici usano diversi modi per introdurlo di nascosto nei computer delle loro vittime. Il metodo più popolare è tramite siti web infetti. Se un utente visita un sito web di download infetto, il malware viene caricato sul computer inosservato tramite un download drive-by e costringe il sistema a generare cryptovalute.

Poiché la massima potenza di calcolo dei dispositivi deve essere utilizzata al massimo, i cyber criminali devono procedere con cautela per non essere scoperti mentre “scavano”. Se il dispositivo è sempre in esecuzione al 100% della potenza di calcolo, difficilmente può essere gestito dal suo proprietario. Nella maggior parte dei casi, l'utente prenderà quindi delle contromisure. Di conseguenza, il Crypto Mining Malware di solito utilizza solo circa due terzi della potenza di calcolo.

In alcuni casi, il malware è persino programmato per rilevare l'avvio di un'applicazione che utilizza risorse e per strozzare le attività del malware di conseguenza. È stato rilevato un malware di Crypto Mining che è in grado anche di bypassare i programmi antivirus.

Tuttavia, molti dispositivi infettati in modo indipendente non danno ancora molto ai criminali informatici. L'importante è che possano unire il loro potere per estrarre criptovalute. Una rete di bot è lo strumento ideale per questo. Alcune di queste reti comprendono diverse migliaia di computer e i profitti che i criminali informatici fanno sono corrispondentemente alti.

 

Come proteggersi efficacemente dal crypto mining illegale?

Prima di tutto è importante capire come i cyber criminali procedono nel crypto mining illegale e quali strumenti usano. La giusta consapevolezza della sicurezza può gettare le basi per una prevenzione efficace.

Un programma antivirus dovrebbe essere installato sul computer, dovrebbe sempre essere tenuto aggiornato, così come anche gli altri programmi ed il sistema operativo.

Non si può escludere che anche i portali di download possano contenere ulteriore malware come i dropper per il crypto mining.

Inoltre, le e-mail di spam possono anche contenere link che portano a siti web contaminati con Crypto Mining Droppers. Poiché può essere difficile distinguere le e-mail di spam ben fatte da quelle normali, si raccomanda in particolare alle aziende di utilizzare un servizio di filtraggio dello spam gestito, quale ad esempio SPAM and Malware Protection fornito da Hornetsecurity.

Si consiglia anche una maggiore attenzione quando si naviga sul web dato che le pagine dubbie e infette da malware vengono riconosciute solo raramente come tali, si raccomanda anche l'uso di un filtro web. Questo avverte in modo affidabile l'utente dei contenuti potenzialmente dannosi prima di richiamare la pagina e fornisce protezione non solo contro il Crypto Mining Malware ma anche contro tutti gli altri contenuti dannosi.

 

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Il futuro del lavoro: passaggio ad un modello di lavoro ibrido
Il futuro del lavoro: passaggio ad un modello di lavoro ibrido

Il futuro del lavoro: passaggio ad un modello di lavoro ibrido

 

La pandemia ha trasformato l'ufficio per sempre?

 

La pandemia ha costretto i dipendenti e i datori di lavoro di tutto il mondo ad abbracciare modelli di lavoro digitali ovunque fosse possibile. Ora, mentre la vita "pre-pandemia" torna lentamente, il futuro del lavoro è molto discusso. È necessario che i dipendenti vadano regolarmente in ufficio? Il "lavoro a distanza" sta diventando "la nuova normalità" ? Come fanno le organizzazioni a costruire l'identità e in definitiva la fedeltà con meno interazioni faccia a faccia?

Tutti stanno cercando di stabilire un modello sostenibile che offra flessibilità al dipendente e resilienza all'organizzazione.

 

Il lavoro ibrido come soluzione?

Il lavoro ibrido potrebbe essere la risposta a medio e lungo termine. Questo richiede un'evoluzione nel modo di lavorare e nel ruolo da attribuire all'ufficio. È necessario ripensare allo spazio fisico di lavoro e assicurare un' infrastruttura IT robusta e standardizzata.

 

Il cambiamento davanti a noi

Recenti studi hanno evidenziato che molti dipendenti si sentono esausti a causa del lavoro in remoto, il che ha un impatto sul loro impegno, soddisfazione e produttività. Anche se tutti sono connessi in modo virtuale, non è lo stesso che essere fisicamente in ufficio: non puoi prendere un caffè e sederti con i tuoi colleghi sulla terrazza per parlare di lavoro (e a volte della vita). Ogni appuntamento è un appuntamento programmato, manca la creatività e le organizzazioni soffrono di una mancanza di innovazione.

 

Il lavoro ibrido diventerà lo scenario ideale?

Il lavoro ibrido permette ai dipendenti di lavorare in parte a distanza e in parte in ufficio, il che potrebbe essere uno scenario ideale per entrambi, datore di lavoro e dipendente.

Ciò che è vero per la gestione dei team remoti sarà vero anche per il lavoro ibrido: I leader devono adottare uno stile di leadership agile che incoraggi l'autonomia, l'empatia e la trasparenza. Sono necessari una nuova cultura del lavoro costruita sulla fiducia reciproca e nuovi rituali collettivi.

Anche i dipendenti dovranno cambiare la loro mentalità. Hanno bisogno di una scrivania personale e di un posto auto se vanno in ufficio solo 1-2 volte a settimana? I modelli di lavoro ibrido includono la condivisione di scrivanie e uffici. Le organizzazioni che passano al lavoro ibrido inizieranno a organizzare lo spazio dell'ufficio in modo diverso.

 

L’ufficio del 2021: punto di incontro ibrido tra presenti e remoti

Dotare i dipendenti di un laptop non sarà sufficiente a rendere la forza lavoro ibrida pronta per il futuro: il lavoro è basato sulle attività.

Il lavoro viene suddiviso in diversi profili di attività: esecuzione, tempo di concentrazione, innovazione e sviluppo, riunioni pianificate e riunioni spontanee.

È necessaria una solida infrastruttura IT per consentire un lavoro ibrido senza soluzione di continuità, compresa una configurazione standard in ogni scrivania dell'ufficio e lo strumento giusto per accedere a dispositivi e file in remoto. I datori di lavoro avranno bisogno di tempo per trovare un set-up adatto alla loro organizzazione.

Inoltre, il ruolo dello spazio di lavoro fisico dovrà essere ridefinito. Il lavoro ibrido richiederà ai datori di lavoro di ridefinire i punti di contatto dei dipendenti, sia a livello digitale che in ufficio. C'è una grande opportunità nel rendere l'ufficio un posto dove le persone amano andare e dove i successi vengono celebrati. I dipendenti che hanno una sensazione di scopo e di appartenenza verranno in ufficio. Non perché devono, ma perché lo vogliono.

 

AnyDesk: la soluzione ideale per il lavoro ibrido

Avere una soluzione di desktop remoto che sia facile da usare, sicura, stabile anche con una bassa connettività internet e che offra il giusto insieme di funzionalità fa la differenza.

AnyDesk garantisce connessioni desktop remote sicure e affidabili, le sue funzionalità lo rendono lo strumento ideale per il lavoro da casa.

Qui un elenco di alcune funzionalità:

  • Accesso Automatico
  • Stampa automatica
  • Trasferimento file
  • Lavoro di squadra
  • Accesso via web tramite go.anydesk.com

Per saperne di più a riguardo di AnyDesk cliccate qui

Errori che gli umani fanno con i dati - Errore n.3: le chiavette USB
Errori che gli umani fanno con i dati - Errore n.3: le chiavette USB

Errori che gli umani fanno con i dati - Errore n.3: le chiavette USB

 

Prudenza nei confronti della chiavetta USB

I supporti USB offrono un modo semplice e veloce per trasportare, condividere e archiviare i dati quando un trasferimento online non è possibile o facile.

Tuttavia, la loro natura altamente accessibile e portatile può allo stesso tempo renderli una minaccia per la sicurezza aziendale con perdite di dati, furti e smarrimenti fin troppo comuni. Esiste il rischio che una chiavetta USB dannosa possa infettare un computer e fornire così una retrovia nella rete aziendale. Inoltre, è successo che dichiarazioni dei redditi ed estratti conto siano stati tra i file "cancellati" recuperati dalle chiavette USB. I ricercatori di cybersecurity della Abertay University hanno scoperto circa 75.000 file dopo aver acquistato 100 chiavette USB su un sito di aste internet.

La crescita del lavoro a distanza sembra aver aggravato questi problemi. Secondo una recente ricerca di Digital Guardian, c'è stato un aumento del 123% nel volume di dati scaricati su supporti USB dai dipendenti dall'inizio della pandemia da COVID-19. Questo suggerisce che molti dipendenti abbiano usato questi dispositivi per portare a casa grandi volumi di dati. Ciò significa che ci sono centinaia di terabyte di dati aziendali potenzialmente sensibili e non crittografati che circolano ovunque in qualsiasi momento. 

 

Ridurre i rischi  

Fortunatamente, l'implementazione efficace del controllo dei supporti USB, insieme alla crittografia può migliorare significativamente la protezione contro i pericoli inerenti. Ci sono tecniche e pratiche che possono essere utilizzate per proteggere l'accesso dei dispositivi alle porte USB. Queste costituiscono una parte fondamentale della sicurezza degli endpoint, aiutando a proteggere sia i sistemi informatici che le risorse di dati sensibili dalla perdita e dalle minacce alla sicurezza che possono essere distribuite attraverso i dispositivi USB. 

 

Come fare...

Ci sono molti modi in cui il controllo e la crittografia dei supporti USB possono essere implementati. Si potrebbe bloccare l'uso dei dispositivi completamente, proteggendo le porte endpoint, o disabilitando i loro adattatori attraverso un sistema operativo. Tuttavia, con il vasto numero di dispositivi periferici che si basano sulle porte USB per funzionare, tra cui tastiere, caricabatterie, stampanti e altro, questo non funzionerà per molte aziende.

Quindi, la soluzione migliore è quella di utilizzare la crittografia, che protegge i dati sensibili stessi, il che significa che se un flash drive viene perso o rubato, il suo contenuto rimane al sicuro. Questo può essere fatto acquistando dispositivi che hanno algoritmi di crittografia incorporati, o meglio ancora assicurarsi che tutti i dati aziendali siano crittografati per tutto il tempo: quando sono memorizzati, quando sono in transito e quando sono in uso. In questo modo, nessuno deve preoccuparsi o decidere quali file devono essere criptati prima di trasferirli su un dispositivo USB.

SecureAPlus, attraverso "Il controllo dell'accesso al dispositivo di memorizzazione USB", controlla come i dispositivi di archiviazione USB esterni dovranno essere trattati di default al momento dell'inserimento degli stessi negli endpoint e dispone di controlli per consentire o disabilitare l'accesso in lettura e/o in scrittura, nonché la whitelist dei dispositivi di archiviazione.

 

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(Tratto dall'articolo originale Mistakes humans make with data – Mistake #3: USB sticks)